martedì 7 maggio 2013

OuO: TENDENZE TWITTER



OuO: è impossibile non accorgersi, per chiunque usi Twitter, che tra le tendenze in Italia c’è spessissimo, tra gli ultimi 5 posti, questa faccina: OuO

È una faccina piuttosto comune nel linguaggio internauta, ed è persino codificata e descritta dall’Urban Dictionary, che ovviamente gli inglesi si sono presi la briga di fare, e mettere in rete.
Prima di esternare le mie considerazioni, vediamo che significa. Secondo gli inglesi è come O_O, ma col sorriso, e indica una persona “viscida” (creepy person), riportando l’esempio “voglio vederlo nudo OuO”.

In Italia, credo ma potrei sbagliarmi, non ha un significato così forte. Almeno a giudicare da alcuni cinguettii che ho letto, e comunque dall’uso decisamente massiccio che ne facciamo. Su Yahoo Answers un utente risponde così a uno che chiede delucidazioni a riguardo:


“È una faccina che può essere usata sia in una frase con significato ambiguo sia in una frase senza senso (scritte spesso su Twitter) sia anche in una frase qualunque.”

Ritengo che l’elenco fatto non sia del tutto equivalente; ma in ordine di “frequenza”. Per cui è innanzi tutto ambigua, ma anche scherzosamente interrogativa (senza senso) o quasi puramente decorativa (frase qualunque).

QUINDI: ne traggo due conclusioni. La prima piuttosto elementare, ma sempre interessante: l’uso delle faccine cambia da paese a paese, o meglio, da lingua a lingua. Per ragioni oscure, probabilmente inconscie se non irrazionali, chi scrive sulla rete in lingue diverse avrà anche un diverso uso e attribuirà un diverso significato agli stessi arrangiamenti grafico-visivi. Noi usiamo di più, e in modo diverso dagli inglesi, questa particolare faccina su Twitter: OuO.

Può darsi che queste motivazioni inconsce e irrazionali siano dettate, in qualche modo, dalle esigenze comunicative del sistema in cui si inserisce la faccina? Cioè: è possibile che noi usiamo di più e con un senso differente OuO perché così meglio si adatta alla nostra lingua, anzi, al nostro “comportamento linguistico”? Qui arriva il mio secondo pensiero, forse un po’ forzato:

Noi ci comportiamo diversamente dagli inglesi, non sto qui a dimostrarlo, lo diamo per accertato. E diciamo di essere d’accordo anche sul fatto, un po’ stereotipo, che per un inglese il gesticolare e parlare a voce alta e prendere confidenza di un “italiano” risulterebbe fastidioso, antipatico… persino creepy.  

Non significherà qualcosa il fatto che il nostro modo di fare – nella comunicazione interpersonale – sia così percepito dagli inglesi, e che proprio quella faccina che noi usiamo con disinvoltura sia per loro un po’ forte… “invadente”? Due diversi modi di comportamento linguistico e sociale si rispecchiano nel diverso uso dello stesso segno grafico?

Ant.Mar.

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