LINGUA E INTEGRAZIONE: Quanto
sia importante l’apprendimento della lingua e della cultura italiana ai fini
dell’integrazione, e quindi della continuità del nostro mondo, ne abbiamo parlato più volte, spesso denunciando gli ammanchi delle istituzioni italiana,
in patria e fuori.
Oggi, invece, lasciando per ultime le lamentele, riportiamo un successo: alla fine dei corsi in italiano L2 dell’anno scolastico
2011-2012, nell’ambito del progetto “Interventi a supporto dell’integrazione
nelle scuole superiori parmensi”, attivo dal 2006/07 – promosso dalla
Provincia con l’Università (Dipartimento di Italianistica), i Centri
territoriali permanenti, l’Ufficio scolastico provinciale e gli istituti
superiori del territorio e realizzata con il contributo della Fondazione
Cariparma – 255 studenti stranieri
delle scuole superiori di Parma e del Parmense hanno ottenuto una certificazione di competenze linguistiche
in italiano L2. La cerimonia ha avuto luogo il 14 marzo 2013 all’Auditorium dell’Ite Bodoni, con la consegna
delle certificazioni finali. Nell’anno scolastico 2011-12 il progetto ha
permesso la realizzazione di 750 ore
complessive di mediazione.
Giuseppe Romanini, politiche scolastiche Parma |
IL PROGETTO:
Obiettivo dell’iniziativa è quello di
rendere sempre più effettiva l’integrazione degli alunni stranieri nel nostro
territorio, nella consapevolezza che la
conoscenza della lingua del Paese in cui si abita, si studia, si lavora, è fondamentale. Il progetto da un lato
ha puntato a offrire ai ragazzi le
competenze nella lingua italiana che si utilizza a scuola, sviluppando le
conoscenze necessarie per studiare e non solo per comunicare in italiano, e
dall’altro ha supportato l’alunno e la sua famiglia nell’integrazione
scolastica grazie all’intervento dei mediatori culturali.
Tutto questo si è declinato in tre azioni fondamentali: la mediazione culturale per gli studenti
stranieri neo-arrivati, con interventi realizzati da mediatori professionisti
selezionati dalla Provincia; l’insegnamento
dell’italiano L2 (lingua seconda), con interventi su più livelli che vanno
dall’alfabetizzazione fino ai corsi più avanzati (italiano per lo studio); il supporto allo studio e all'apprendimento
di alcune discipline (diritto, matematica, storia, ecc) tramite una rete di
insegnati volontari (sovente madrelingua)
“Quella di oggi – ha
detto l’assessore alle Politiche scolastiche della Provincia Giuseppe
Romanini - è una cerimonia particolarmente importante. Innanzitutto per
i ragazzi, arrivati a conclusione di un percorso che è mirato all’integrazione
ma che serve anche e in primo luogo a dare loro strumenti utili e concreti per
lo studio. Si tratta di un progetto che arriva a un esito significativo, perché
255 certificazioni sono un bel numero;
segno di uno sforzo del territorio, perché c’è un intenso lavoro di rete tra
Università, Provincia, Ufficio scolastico e scuole coinvolte che ha portato a
questo risultato, nel quale non va tralasciata la mediazione: spesso infatti questi ragazzi sono arrivati
in corso d’anno, quindi hanno avuto bisogno di un supporto specifico e di
un’attività di mediazione culturale tra loro, le famiglie e la scuola. È un risultato che ci soddisfa, e penso che
dovremo continuare su questa strada anche nei prossimi anni”.
RISULTATI NEL DETTAGLIO: Su 255 alunni, 210 hanno ottenuto
la certificazione Italstudio (certificazione sperimentale che si
concentra soprattutto sulle competenze nella lingua italiana che si utilizza a
scuola e sviluppa conoscenze necessarie per studiare e non solo per comunicare):
123 nel livello A2 (livello elementare
di competenza che dimostra i progressi in atto), e 87 nel livello B1 (livello che mette gli studenti che lo possiedono
in condizione di studiare in maniera parzialmente autonoma in italiano). Per
quanto riguarda le certificazioni Cils
(Certificazione di italiano come lingua straniera – titolo ufficiale che
dichiara il grado di competenza comunicativa in italiano come lingua straniera)
le hanno ottenute 45 alunni: 36 studenti
al livello B2, 2 al livello B1 e 7 al livello C1 (che documenta una buona e
operativa padronanza della lingua in una vasta serie di situazioni di vita
reale).
FINANZIAMENTI, ECCO IL PROBLEMA: Il progetto, quindi, ha funzionato alla
grande, e dovrebbe essere un motivo di orgoglio e un modello per tutte le
istituzioni culturali e legate all’istruzione del paese. giusto? sbagliato. Ormai non
stupisce: se per l’anno scolastico 2010-11 il progetto ha usufruito del finanziamento del Fondo sociale europeo
per l’integrazione di cittadini di paesi terzi (Fei) e del Ministero dell’Interno, per l’anno scolastico appena concluso, che
ha visto accadere il miracolo di cui parliamo, invece, (2011/12) il progetto è stato sostenuto dalla
Fondazione Cariparma e dalla Provincia.
Cioè, si è passati dal sovranazionale (europeo) al locale (provincia) e dal pubblico (ministero) al privato (Cariparma). È l’andazzo
generale in molti campi, e che lascia adito a qualche dubbio sulla validità
effettiva: il privato, si sa, guarda al profitto, e il profitto viene dal
successo dell’operazione, proprio come è accaduto, guarda caso, quest’anno; da
quando cioè Cariparma è entrato tra i finanziatori principali. E soprattutto,
ancora una volta, vediamo la tendenza sempre più forte in ambito europeo ad
abbandonare l’idea del multilinguismo e dell’integrazione in e di tutti i paesi
uniti.
Gli stessi enti – provincia e
Cariparma - finanzieranno anche l’anno in corso (2012/13). Ma, sarà la crisi, anche
se i risultati sono stati promettenti, i finanziamenti si sono notevolmente
ridotti: per il 2011-12 il finanziamento complessivo è stato di 90.000 euro; per il 2012-13 il
finanziamento complessivo è invece di 65.000
euro.
Tanto ormai il successo c’è
stato, che ci frega di continuare sulla buona strada e migliorarci ulteriormente.
Ant.Mar.
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