domenica 9 dicembre 2012

IMMIGRATI: IN LOMBARDIA 13.000 HANNO CERTIFICATO IL LORO ITALIANO


7.722 DONNE CONTRO 4.582 UOMINI. IL 37% E' DIPLOMATO, IL 19% LAUREATO.

 

In Lombardia, dall'inizio del 2006 a oggi, 18.351 immigrati si sono iscritti al progetto 'Certifica il tuo italiano. La lingua per l'inclusione sociale, il lavoro è la cittadinanza'. Grazie a questa opportunità, in molti hanno potuto partecipare al corso d'italiano gratuito rivolto a stranieri adulti appartenenti alle fasce più deboli.

I dati sono stati resi noti oggi al convegno 'L'alfabeto dell'integrazione formazione linguistica di base per migranti in Europa', cui ha partecipato l'assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Carolina Pellegrini che, affrontando il tema dell'integrazione, ha sottolineato come il dialogo interreligioso sia "un tema di assoluta importanza e rilevanza".
 
Il corso, che prepara alla certificazione e consente di iscriversi gratuitamente all'esame per ottenerla, è un progetto cofinanziato dal Ministero della Solidarietà Sociale e dalla Regione Lombardia ed è realizzato in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, la Fondazione Ismu e l'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità. Sono già 13.844 gli immigrati che hanno superato gli esami e ottenuto la certificazione linguistica L2 utile per inserirsi nel mondo del lavoro.

"Il prossimo anno - ha detto Pellegrini -
sarà l'anniversario dell'editto di Costantino; il Comune di Milano è già sceso in campo per rimarcare che il dialogo fra le persone passa, anche, attraverso la libertà religiosa e il riconoscimento dell'altro. Aprirsi all'altro significa riconoscerne l'identità e solo chi ha un'identità solida non ha paura ad aprirsi al Confronto".
L'assessore Pellegrini, leggendo un tratto dell'editto di Costantino, ha ricordato come "Milano,fin dal 313, si è imostrata una città aperta e accogliente, auspico che, insieme, si possa continuare a lavorare per la pace e il dialogo. Solo attraverso il rispetto dell'altro si può, infatti, arrivare a una coesione sociale vera, che in questo momento è messa in
seria discussione e pericolo".
 
"La conoscenza della lingua italiana che si declina nelle possibilità di trovare un lavoro - ha sottolineato Carolina Pellegrini - è senza dubbio il primo impegno e il primo input da dare e credo che i risultati positivi di questo progetto ci spingano a proseguire in questa direzione. Tutto ciò, ovviamente, non basta. Occorre parlare, dialogare, interagire, capirsi, confrontarsi per mettere in campo con il territorio, e insieme ai soggetti coinvolti, una serie di azioni sussidiarie per predisporre politiche integrate.

I corsi sono stati frequentati in maggioranza da donne, che nel periodo in esame sono state in totale 10.812, mentre gli uomini sono stati 6.809. Le donne superano gli uomini anche per quanto riguarda le certificazioni: 7.722 contro 4.582. Per quanto riguarda i titoli di studio: il 15 per cento dei corsisti dichiara di non avere nessun titolo o solo le lementari, il 29 per cento ha un diploma di scuola media, il 37 per cento delle superiori e il 19 per cento una laurea.

Il primato dei partecipanti va al Nord Africa, seguito da India, Bangladesh e Cina. Dal 2006 a oggi i corsi erogati in tutte le province lombarde sono stati 1.055 e sono stati organizzati da 18 reti costituite da Ctp (Centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti), Enti locali e associazioni.

"Questo tema mi ha sempre coinvolto - ha concluso l'assessore Pellegrini - prima di diventare assessore, infatti, ero, e sono tutt'ora, consigliera di Parità in Regione Lombardia e, proprio in questa veste, mi sono occupata di immigrazione, integrazione e politica del lavoro, tematiche che, anche oggi, continuano a coinvolgermi. Sono convinta che Regione Lombardia, proprio per via della tipologia di popolazione che ha, con un numero di immigrati significativo, non possa non operare nella direzione dell'integrazione per questo continuerò a coinvolgere tutta me stessa per portare avanti il compito che mi è stato affidato".

(fonte: Italian Network)

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