venerdì 28 giugno 2013

NASCE IL PORTALE DELLA LINGUA ITALIANA PER STRANIERI.


Mappa degli stranieri per provincia

ITALIANO PER STRANIERI: Molte sono le iniziative regionali e locali per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri residenti; e quasi tutte, se non proprio tutte, si sono sempre svolte nella più pacifica convivenza, e hanno visto una partecipazione attiva di stranieri (soprattutto donne) sempre crescente. Tanto per citare due recenti successi in questo campo: Firenze, dove duemila stranieri “toscani” hanno concluso recentemente il corso di lingua italiana, e Urbino, dove sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi per stranieri, che si concluderanno il 23 agosto. 

Ma molte, moltissime altre iniziative sono presenti, a livello locale, in tutta italia, da Nord a Sud. È ovvia la necessità, sia per gli italiani nativi, che per quelli adottivi, che gli stranieri siano in grado di parlare e di capire la lingua del paese. Non si tratta di semplice integrazione, ma di vera e propria democrazia, partecipazione alla vita pubblica. Per questo le dirigenze locali hanno cominciato ormai da tempo queste iniziative: perché il problema della scarsa integrazione si sente dapprima a livello locale, e solo dopo, a livello nazionale. Specie in un paese frammentario come l’Italia. Infatti, A parte il caso, praticamente isolato, dell’Università per stranieri di Perugia, mancava in Italia uno strumento efficace di insegnamento dell’italiano per stranieri di iniziativa nazionale. Fino ad oggi.

IL GRANDE PORTALE DELLA LINGUA ITALIANA: Il governo ha annunciato l’apertura di un portale pensato specificatamente per facilitare la comprensione e l’apprendimento della lingua di Dante agli stranieri sul territorio italiano, ma che, diciamo la verità, può tornare utile anche agli italiani madrelingua: è italiano.rai.it.


Realizzato dai ministeri dell’Interno, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) in collaborazione con Rai Educational, il grande portale della lingua italiana è “Cofinanziato dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei), il sito è un’utile opportunità per apprendere l’italiano di base e avvicinarsi ai principi della Costituzione e condividerne valori, diritti e doveri e per comprendere i vari aspetti della vita civile del Paese nel quale si è scelto di vivere”, come si evince dall’annuncio ufficiale del governo. Un fondamentale passo in avanti per l’integrazione, quindi, dato che l’apprendimento della lingua è fondamentale nel processo di avvicinamento al paese d’adozione.

Sul sito si trovano: un dizionario enciclopedico, una storia della lingua, una sezione dedicata alla cultura civica e vita civile, una guida pratica al test per stranieri, e, soprattutto, una serie di “lezioni” ordinate in 4 livelli (A1, A2, B1 e B2), un vero e proprio corso in rete insomma, affiancato a strumenti di autovalutazione per concludere in bellezza. Nella speranza che l’iniziativa vada avanti, migliorandosi sempre più con gli anni, e che possa diventare uno strumento efficace per l’integrazione, che vuol dire acquisizione di una cittadinanza attiva, consapevole. Cosa che, devo dirlo, già manca in molti italiani…

Le guide sono disponibili sia in formato testuale che a video su player RaiEdu. La semplice analisi delle guide ben esplica quanto complesso sia l’apprendimento della lingua per quanti non abbiano a disposizione corsi ed istruzione particolare: lo strumento sembra poter dunque fornire gli strumenti basilari per quanti sarebbero altrimenti tagliati fuori da un normale e più rapido percorso di avvicinamento alla lingua, alla cultura ed all’integrazione.

Ant.Mar.

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