PAROLA DELL’ANNO 2013: L' Oxford Online Dictionary (da non confondere con il prestigioso Oxford English Dictionary, cartaceo) ha eletto “selfie” – una fotografia a sé stessi
scattata da sé stessi – parola dell’anno in lingua inglese. Voi direte: e che ce ne importa? Che parliamo inglese
noi?, a quanto pare si. Per due motivi. Innanzi tutto, il fatto che “selfie”
sia entrata di peso, quasi in contemporanea in inglese e in italiano, il che “testimonia
la grande permeabilità agli anglismi”, come sottolinea l’Accademia della Crusca.
Insomma, anche noi la usiamo, e molto. Fa parte del linguaggio internauta
italiano.
Ma, a quanto pare, parliamo
inglese anche per un altro motivo, ancora più grave. Il fatto appunto che, non appena l’Oxford
English Dictionary l’ha eletta parola dell’anno, subito le maggiori istituzioni
linguistiche italiane, Treccani e Crusca, si sono sentite in dovere di creare l’entrata
“selfie” nei loro dizionari in rete.
INTRADUCIBILE: l’dea condivisa
pare essere sempre quella. È intraducibile, in inglese è meglio, la nostra
povera lingua decrepita non ha le parole, non riesce a star dietro all’inglese
per la creazione di neologismi. Ma, in inglese i neologismi sono tanti proprio
perché è una lingua parlata! E soprattutto, perché gli anglofoni non hanno
paura, come invece abbiamo noi, di creare nuove parole con la loro lingua, o di
dare nuovi significati a parole già esistenti.
Selfie sarebbe intraducibile
perché la costruzione delle parole in italiano non ha una possibilità identica.
Non dovremmo tradurlo, cioè tentare di adattare la lingua italiana a quella
inglese, ma pensare direttamente in italiano! e selfie in italiano è il caro
vecchio e semplice “autoscatto”.
Ah! Non oserai mica proporre di
rinnovare leggermente la sfumatura di una parola italiana? L’autoscatto
tradizionale è quello che fa scattare la foto con qualche secondo di ritardo,
per dare il tempo di piazzarsi davanti all’obiettivo. Si, e allora? Le nuove
macchine fotografiche – o meglio i cellulari – non hanno più bisogno di questa
trovata. È cambiata la tecnologia, ma non per questo dobbiamo cambiare nome
alle fotografie, e tanto meno all’autoscatto.
Ogni volta che una nuova parola
inglese entra nel lessico parlato di una parte degli italiani, da un lato le
istituzioni linguistiche ne discutono immediatamente, giustificando e autorizzando
implicitamente il loro uso (clicca qui per approfondire), e dall’atro lato ci
convinciamo che quella parola sia necessaria perché ci sembra introdurre un
nuovo concetto, il che è falso il 90% delle volte. Come Blog, o Happy Hour
eccetera (clicca qui).
Selfie è l’autoscatto, non
raccontiamoci balle. Ma siamo così poco legati alla nostra lingua, così poco
coscienti della nostra cultura e così poco padroni di noi stessi da adattare
più facilmente una parola straniera – che introduce novtà potenzialmente
dannose al sistema linguistico italiano – piuttosto che rinnovare, e di
pochissimo, una parola già esistente.
Ant.Mar.