venerdì 15 marzo 2013

STUDENTI STRANIERI E INTEGRAZIONE A PARMA



LINGUA E INTEGRAZIONE: Quanto sia importante l’apprendimento della lingua e della cultura italiana ai fini dell’integrazione, e quindi della continuità del nostro mondo, ne abbiamo parlato più volte, spesso denunciando gli ammanchi delle istituzioni italiana, in patria e fuori. 

Oggi, invece, lasciando per ultime le lamentele, riportiamo un successo: alla fine dei corsi in italiano L2 dell’anno scolastico 2011-2012, nell’ambito del progetto Interventi a supporto dell’integrazione nelle scuole superiori parmensi”, attivo dal 2006/07 – promosso dalla Provincia con l’Università (Dipartimento di Italianistica), i Centri territoriali permanenti, l’Ufficio scolastico provinciale e gli istituti superiori del territorio e realizzata con il contributo della Fondazione Cariparma – 255 studenti stranieri delle scuole superiori di Parma e del Parmense hanno ottenuto una certificazione di competenze linguistiche in italiano L2. La cerimonia ha avuto luogo il 14 marzo 2013 all’Auditorium dell’Ite Bodoni, con la consegna delle certificazioni finali. Nell’anno scolastico 2011-12 il progetto ha permesso la realizzazione di 750 ore complessive di mediazione.

Giuseppe Romanini, politiche scolastiche Parma
IL PROGETTO:  
Obiettivo dell’iniziativa è quello di rendere sempre più effettiva l’integrazione degli alunni stranieri nel nostro territorio, nella consapevolezza che la conoscenza della lingua del Paese in cui si abita, si studia, si lavora, è fondamentale. Il progetto da un lato ha puntato a offrire ai ragazzi le competenze nella lingua italiana che si utilizza a scuola, sviluppando le conoscenze necessarie per studiare e non solo per comunicare in italiano, e dall’altro ha supportato l’alunno e la sua famiglia nell’integrazione scolastica grazie all’intervento dei mediatori culturali.

Tutto questo si è declinato in tre azioni fondamentali: la mediazione culturale per gli studenti stranieri neo-arrivati, con interventi realizzati da mediatori professionisti selezionati dalla Provincia; l’insegnamento dell’italiano L2 (lingua seconda), con interventi su più livelli che vanno dall’alfabetizzazione fino ai corsi più avanzati (italiano per lo studio); il supporto allo studio e all'apprendimento di alcune discipline (diritto, matematica, storia, ecc) tramite una rete di insegnati volontari (sovente madrelingua)

Quella di oggi – ha detto l’assessore alle Politiche scolastiche della Provincia Giuseppe Romanini - è una cerimonia particolarmente importante. Innanzitutto per i ragazzi, arrivati a conclusione di un percorso che è mirato all’integrazione ma che serve anche e in primo luogo a dare loro strumenti utili e concreti per lo studio. Si tratta di un progetto che arriva a un esito significativo, perché 255 certificazioni sono un bel numero; segno di uno sforzo del territorio, perché c’è un intenso lavoro di rete tra Università, Provincia, Ufficio scolastico e scuole coinvolte che ha portato a questo risultato, nel quale non va tralasciata la mediazione: spesso infatti questi ragazzi sono arrivati in corso d’anno, quindi hanno avuto bisogno di un supporto specifico e di un’attività di mediazione culturale tra loro, le famiglie e la scuola. È un risultato che ci soddisfa, e penso che dovremo continuare su questa strada anche nei prossimi anni”.

RISULTATI NEL DETTAGLIO: Su 255 alunni, 210 hanno ottenuto la certificazione Italstudio (certificazione sperimentale che si concentra soprattutto sulle competenze nella lingua italiana che si utilizza a scuola e sviluppa conoscenze necessarie per studiare e non solo per comunicare): 123 nel livello A2 (livello elementare di competenza che dimostra i progressi in atto), e 87 nel livello B1 (livello che mette gli studenti che lo possiedono in condizione di studiare in maniera parzialmente autonoma in italiano). Per quanto riguarda le certificazioni Cils (Certificazione di italiano come lingua straniera – titolo ufficiale che dichiara il grado di competenza comunicativa in italiano come lingua straniera) le hanno ottenute 45 alunni: 36 studenti al livello B2, 2 al livello B1 e 7 al livello C1 (che documenta una buona e operativa padronanza della lingua in una vasta serie di situazioni di vita reale).

FINANZIAMENTI, ECCO IL PROBLEMA: Il progetto, quindi, ha funzionato alla grande, e dovrebbe essere un motivo di orgoglio e un modello per tutte le istituzioni culturali e legate all’istruzione del paese. giusto? sbagliato. Ormai non stupisce: se per l’anno scolastico 2010-11 il progetto ha usufruito del finanziamento del Fondo sociale europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi (Fei) e del Ministero dell’Interno, per l’anno scolastico appena concluso, che ha visto accadere il miracolo di cui parliamo, invece, (2011/12) il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Cariparma e dalla Provincia.

Cioè, si è passati dal sovranazionale (europeo) al locale (provincia) e dal pubblico (ministero) al privato (Cariparma). È l’andazzo generale in molti campi, e che lascia adito a qualche dubbio sulla validità effettiva: il privato, si sa, guarda al profitto, e il profitto viene dal successo dell’operazione, proprio come è accaduto, guarda caso, quest’anno; da quando cioè Cariparma è entrato tra i finanziatori principali. E soprattutto, ancora una volta, vediamo la tendenza sempre più forte in ambito europeo ad abbandonare l’idea del multilinguismo e dell’integrazione in e di tutti i paesi uniti.

Gli stessi enti – provincia e Cariparma - finanzieranno anche l’anno in corso (2012/13). Ma, sarà la crisi, anche se i risultati sono stati promettenti, i finanziamenti si sono notevolmente ridotti: per il 2011-12 il finanziamento complessivo è stato di 90.000 euro; per il 2012-13 il finanziamento complessivo è invece di 65.000 euro.

Tanto ormai il successo c’è stato, che ci frega di continuare sulla buona strada e migliorarci ulteriormente.

Ant.Mar.

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