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Mappa degli stranieri per provincia |
ITALIANO PER STRANIERI: Molte sono le iniziative
regionali e locali per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri
residenti; e quasi tutte, se non proprio tutte, si sono sempre svolte nella più
pacifica convivenza, e hanno visto una partecipazione attiva di stranieri (soprattutto
donne) sempre crescente. Tanto per citare due recenti successi in questo campo:
Firenze, dove duemila stranieri “toscani” hanno concluso recentemente il corso
di lingua italiana, e Urbino, dove sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi
per stranieri, che si concluderanno il 23 agosto.
Ma molte, moltissime altre
iniziative sono presenti, a livello locale, in tutta italia, da Nord a Sud. È ovvia
la necessità, sia per gli italiani nativi, che per quelli adottivi, che gli
stranieri siano in grado di parlare e di capire la lingua del paese. Non si
tratta di semplice integrazione, ma di vera e propria democrazia,
partecipazione alla vita pubblica. Per questo le dirigenze locali hanno
cominciato ormai da tempo queste iniziative: perché il problema della scarsa
integrazione si sente dapprima a livello locale, e solo dopo, a livello
nazionale. Specie in un paese frammentario come l’Italia. Infatti, A parte il
caso, praticamente isolato, dell’Università per stranieri di Perugia, mancava
in Italia uno strumento efficace di insegnamento dell’italiano per stranieri di
iniziativa nazionale. Fino ad oggi.
IL GRANDE PORTALE DELLA LINGUA ITALIANA: Il governo ha
annunciato l’apertura di un portale pensato specificatamente per facilitare la
comprensione e l’apprendimento della lingua di Dante agli stranieri sul
territorio italiano, ma che, diciamo la verità, può tornare utile anche agli
italiani madrelingua: è italiano.rai.it.
Realizzato dai ministeri dell’Interno, dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca (Miur) in collaborazione con Rai Educational, il grande portale della
lingua italiana è “Cofinanziato dal Fondo europeo per l’integrazione di
cittadini di Paesi terzi (Fei), il sito è un’utile opportunità per apprendere
l’italiano di base e avvicinarsi ai principi della Costituzione e condividerne
valori, diritti e doveri e per comprendere i vari aspetti della vita civile del
Paese nel quale si è scelto di vivere”, come si evince dall’annuncio ufficiale
del governo. Un fondamentale passo in avanti per l’integrazione, quindi,
dato che l’apprendimento della lingua è fondamentale nel processo di
avvicinamento al paese d’adozione.
Sul sito si trovano: un dizionario enciclopedico, una
storia della lingua, una sezione dedicata alla cultura civica e vita civile, una
guida pratica al test per stranieri, e, soprattutto, una serie di “lezioni” ordinate
in 4 livelli (A1, A2, B1 e B2), un vero e proprio corso in rete insomma,
affiancato a strumenti di autovalutazione
per concludere in bellezza. Nella speranza che l’iniziativa vada avanti,
migliorandosi sempre più con gli anni, e che possa diventare uno strumento
efficace per l’integrazione, che vuol dire acquisizione di una cittadinanza
attiva, consapevole. Cosa che, devo dirlo, già manca in molti italiani…
Le guide sono disponibili sia in formato testuale che
a video su player RaiEdu. La semplice analisi delle guide ben esplica quanto
complesso sia l’apprendimento della lingua per quanti non abbiano a
disposizione corsi ed istruzione particolare: lo strumento sembra poter dunque
fornire gli strumenti basilari per quanti sarebbero altrimenti tagliati fuori
da un normale e più rapido percorso di avvicinamento alla lingua, alla cultura
ed all’integrazione.
Ant.Mar.
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